Sistema Biodanza

Arte Scienza Amore una nuova prospettiva

Definizione accademica di Biodanza

Approfondimento scientifico della definizione di Biodanza

La danza come movimento naturale

La vivencia come metodo

Modello Teorico

Semantica musicale

 

 

Arte Scienza Amore una nuova prospettiva

Intorno agli anni ’60, Rolando Toro Araneda iniziò a cercare una nuova prospettiva per la traiettoria esistenziale dell’essere umano che prevedeva che la società garantisse il diritto alla vita, all’amore, alla salute, all’innovazione e alla felicità. “Penso che la nostra profonda necessità sia quella di vivere in un mondo senza violenza, dove recuperare il significato essenziale della vita. La nostra civiltà sembra abbia perduto la rotta e si trovi disorientata. Sappiamo che il caos ha un ‘attrattore’ di ordine e penso che questo sia l’amore”. L’idea non era sconosciuta ma il problema era come renderla operativa sul campo. “Nel cercare la soluzione ho ideato una metodologia finalizzata allo sviluppo di un processo evolutivo di trasformazione affettiva, un’educazione che abbia come riferimento di base, la vita e che ci dia accesso alla felicità”.

Nasce da questo postulato Biodanza, danza della vita, il cui nome appare nel 1976, e si rivela subito essere una sociologia dell’amore il cui principio fondante e guida è il principio biocentrico che si ispira alle leggi universali che conservano i sistemi viventi e rendono possibile la loro evoluzione. Qualcosa che ci eravamo dimenticati nel corso della nostra storia umana e che Rolando riporta all’attenzione: il legame cosmico che lega tutti gli esseri viventi tra loro.

“Il principio biocentrico pone al centro la vita come riferimento immediato e assoluto, a prescindere dall’elaborazione di significati estrinseci. Un principio che può essere un nuovo paradigma delle scienze umane, in particolare dell’educazione, la cui proposta è l’integrazione dell’intelligenza con l’affettività”. [Rolando Toro Araneda]

 

Definizione accademica di Biodanza

Biodanza è un sistema di integrazione umana, di rinnovamento organico, di rieducazione affettiva e di riapprendimento delle funzioni originarie della vita. La sua metodologia consiste nell’indurre vivencia integranti attraverso la musica, il canto, il movimento e situazioni di incontro di gruppo.

 

Approfondimento scientifico della definizione di Biodanza

Rolando Toro Araneda un anno prima della sua morte apportò l’ultimo aggiornamento alla definizione.
Biodanza è un sistema di accelerazione dei processi di integrazione umana a livello cellulare, immunitario, metabolico, neuro-endocrino, corticale ed esistenziale, mediante la vivencia indotta in ambiente arricchito dalla musica, dalla danza, dal contatto, dalla carezza e dalla presenza del gruppo.

 

La danza come movimento naturale

Nel processo d’integrazione umana che intende Rolando, non è possibile escludere il corpo, perché l’amore lo include attraverso il contatto e la carezza, e perché attraverso il movimento, i gesti, l’espressione delle emozioni, percepiamo, conosciamo e interagiamo con la realtà ‘viva’ che ci circonda.
Ma quale danza possibile?
La prima conoscenza del mondo, anteriore alla parola, avviene attraverso il movimento.
La danza che propone Biodanza è innata, nel senso che non si impara, e si organizza come movimento di vita e di intimità che sgorga spontanea dal profondo dell’essere umano. Sono movimenti naturali che richiamano alle caratteristiche universali dell’umano, come il camminare.
Lontana più di così dalle danze o balli strutturati che prevedono passi prestabiliti, non potrebbe essere.Le danze in Biodanza possono essere individuali, a coppie, a più persone ma sempre in presenza di un gruppo. La vita non si danza in solitudine e nemmeno Biodanza.

Qui, la danza non dipende né dall’espressione libera, né dalle figure imposte. Essa non ricorre né all’apprendimento, né all’immaginazione.
Più semplicemente è la ricerca del gesto proprio, della parola singola che reca e dà una forma alle nostre potenzialità.
La sua base è l’individuo, ma nella prospettiva della vita che lo avvolge. Alain Antille

 

La vivencia come metodo

Si tratta di esperienze interiori personali durante la danza, senza analisi o interpretazione psicologica. Vivencia è un’esperienza non verbale, vissuta con grande intensità nel momento presente che coinvolge la cenestesia e le funzioni viscerali e emozionali. Ha come obiettivo l’integrazione e lo sviluppo umano mediante la stimolazione della funzione arcaiche di connessione con la vita.


“La Biodanza cerca di risvegliare il dono dell’espressione e di ricollocare l’esperienza dei linguaggi nella loro prospettiva originale e sempre attuale: la creazione. Restituisce in una forma moderna il compito immemorabile che si è imposto prima della lettera, prima della scrittura: esprimere i momenti importanti della vita individuale e collettiva, provare e manifestare nel proprio corpo e nel corpo sociale il mistero indicibile della natura. Biodanza profila un itinerario che, dalle parole ai gesti, ricolloca il sapere in una nuova ottica”. [Alain Antille]

La vivencia ha un compito molto importante quello di restituire all’esperienza del corpo e della sensibilità, l’anteriorità.

Caratteristiche della vivencia:
• Espressione originaria
• Anteriorità alla coscienza
• Spontaneità
• Soggettività
• Intensità variabile
• Temporalità (Genesi attuale)
• Emozionalità
• Dimensione cenestesica
• Dimensione psicosomatica
• Dimensione ontologica

La vivencia è un’intensa sensazione di essere vivi ‘qui ed ora’ con una forte componente cenestesica ed è un’esperienza passeggera.


“Numerosi anni di ricerca sulla vivencia di Biodanza effettuati con vari gruppi di persone di culture diverse, mi hanno permesso di compiere un’indagine sulla corrispondenza tra l’espressione delle potenzialità genetiche e le principali aspirazioni umane che raggruppate per affinità sono diventati 5 insiemi che condensavano le aspirazioni comuni a tutti i partecipanti alla ricerca”. [Rolando Toro Araneda]

Il risultato fu quelle che chiamò linee di vivencia:

Vitalità: salute, impeto vitale, allegria
Sessualità: piacere sessuale, riproduzione, legame sessuale
Creatività: innovazione, costruzione, fantasia
Affettività: amore, amicizia, altruismo
Trascendenza: legame con la natura, sentimento di appartenenza all’universo, stati di espansione di coscienza

I modelli induttori di vivencia (esercizi/danze) devono avere una forte intenzionalità per riuscire a conservare, malgrado i fattori di disturbo che si possono verificare all’interno del gruppo o dell’ambiente, la loro efficacia essenziale. Il ‘campo’, come lo intende Kurt Lewin, deve possedere un alto grado di unità dinamica che in Biodanza è garantito dalla coerente relazione tra musica – movimento – vivencia.

 

Modello Teorico

Le ricerche sull’interazione tra movimento-danza e musica, hanno consentito a Rolando di osservare che durante le danze apparivano modelli universali di espressione in relazione alle diverse emozioni. “Questo mi ha permesso di dare una struttura al mio lavoro nella quale musica – movimento – vivencia formavano una perfetta unità. E mi permise anche di strutturare il Modello Teorico che mi dava la possibilità di operare all’interno di una vasta gamma di risposte organiche e di comportamenti nuovi”. [Rolando Toro Araneda].
Le prime idee del modello affiorano intorno al 1965 e negli anni, il Modello Teorico, si sviluppa in modo sempre più complesso.

1965 - Primo asse del modello Teorico

continuum

IDENTITÀ REGRESSIONE

identità regressione

Anni di studio e osservazione delle relazioni tra la musica, la corporeità e le emozioni hanno portato al Modello Teorico di Biodanza attuale la cui efficacia sta nell’assicurare l’unità metodologica che si esprime nella coerenza delle relazioni tra musica - movimento - vivencia. Al contrario il distacco semantico, comporterebbe una riproduzione sperimentale in cui motricità e emozione funzionano indipendentemente non garantendo più l’integrazione sia della metodologia, sia delle persone.

Il Modello Teorico di Biodanza si accosta all’essere umano nella sua dimensione biologica, psicologica, cosmica. È concepito come un sistema di relazioni omeostatiche chiuse che tuttavia presenta delle sottili aperture a nuove possibilità di equilibrio, rappresentate dal contatto interumano, in un processo aperto di co-creazione e integrazione.

anabasi catabasi

 

 

Semantica musicale

“La musica linguaggio universale, era l’unico che poteva essere compreso nella Torre di Babele del mondo”. [Rolando Toro Araneda].
In disaccordo con Stravinsky, che affermava che la musica strumentale non aveva nulla a che fare con le emozioni perché non determinabile, Rolando Toro si avvicina agli studi semantici di R.H. Gundlach, G. Campbell, K.G. Watson e M. Imberty i quali rilevarono una convergenza di contenuti emozionale nell’ascolto di brani musicali, nonostante si verificassero differenze percettive tra i singoli ascoltatori.

La semantica musicale di Biodanza è una proposta di ricerca finalizzata allo studio dei significati emozionali contenuti nella musica. Mediante il metodo fenomenologico è possibile descrivere gli effetti della musica sulla corporeità e sugli stati d’animo e un brano musicale può così essere studiato dal punto di vista dei suoi contenuti emozionali.

La musiche di Biodanza non sono né scelte a caso, né tantomeno secondo criteri di preferenza personale del conduttore o del danzatore. Sono musiche selezionate e specifiche atte ad innalzare l’espressione dei potenziali genetici umani attraverso le 5 linee di vivencia, e hanno la funzione di stimolare movimenti e vivencia integranti.